PERICOLOSITÀ
DELL'AMIANTO





L’amianto è stato per moltissimo tempo impiegato in diversi settori, industriali e civili, per le sue caratteristiche fisiche, in particolare la resistenza al fuoco e al calore, e per la facile lavorabilità, finché non se ne è accertata la pericolosità.

LA STORIA



Alla fine degli anni Sessanta si trovavano già in commercio oltre 3.000 prodotti contenenti amianto e proprio in quel periodo è iniziato l’utilizzo dell’amianto nell’edilizia, uso protratto per buona parte degli anni Ottanta. In edilizia l’amianto è legato ai prodotti della Eternit, azienda con la quale spesso è identificato il materiale stesso.

Già nei primi anni ’60 era noto in tutto il mondo che la polvere di amianto, generata dall’usura dei tetti, provocasse una grave forma di cancro, il mesotelioma pleurico, oltre che l'asbestosi, malattia polmonare cronica dovuta all’inalazione di fibre di amianto. Nonostante questo si continuò a produrre oggetti in Eternit fino al 1986.
Dal 1992 (Legge 257/92), l'amianto viene dichiarato fuorilegge in Italia e, a partire dal 1993, ne viene vietata l'importazione, l'estrazione e la commercializzazione.

IL PERICOLO



L’amianto o asbesto è un minerale (un silicato) con struttura fibrosa presente naturalmente in molte parti del globo terrestre e si ottiene facilmente dalla roccia madre dopo macinazione e arricchimento, in genere in miniere a cielo aperto.

Le fibre di asbesto in sé non costituiscono un pericolo perché non interagiscono chimicamente con le nostre proteine in quanto l’amianto è un materiale inerte. Ma nel momento in cui i materiali costituiti da amianto si logorano, si spezzano, si danneggiano, si decompongono e si scalfiscono costituiscono un rischio per la salute dell’uomo.
Lacerando fisicamente le membrane cellulari possono favorire l’intrusione di agenti cancerogeni o infettivi nel citoplasma cellulare, dove possono arrecare molti più danni. Questa è la reale pericolosità. Restando a stretto contatto con le pareti cellulari delle mucose, l’amianto può alterarne il funzionamento o lacerare i tessuti grazie alla sua struttura fibrosa e longilinea, dando luogo a tessuti cicatriziali estesi, infezioni, asbestosi o tumori.

RIMOZIONE
E SMALTIMENTO



LA LEGGE. In Italia dal 1992 è stata vietata la produzione di qualsiasi cosa contenente amianto e dal 1994 ne è stata vietata la vendita. Ancora oggi in moltissimi fabbricati sia civili, agricoli che industriali le coperture dei tetti sono formate da lastre in fibrocemento contenente amianto.

Quando un manufatto è danneggiato, l’amianto va rimosso, e proprio per le caratteristiche elencate bisogna affidarsi a dei professionisti esperti e regolarmente abilitati secondo normative vigenti inerenti alla bonifica e allo smaltimento di amianto.