In Italia l’amianto è ancora molto diffuso e continua a minacciare salute e ambiente, nonostante 26 anni fa sia stato messo al bando con la legge 257/92. In base ai dati 2018 sono state censite in Italia 370mila strutture dove è presente amianto ed eternit, di queste 50.744 sono edifici pubblici, 214.469 edifici privati e 20.296 siti industriali.

All’oggi quindi moltissimi tetti di fabbricati civili, agricoli e industriali sono formati da lastre in fibrocemento contenente amianto ed è quindi necessario affidarsi a dei professionisti esperti e regolarmente abilitati secondo normative vigenti inerenti alla bonifica e allo smaltimento di amianto.
La legge impone infatti criteri precisi sulle metodiche di rimozione e smaltimento e su chi può effettuare questi interventi. Solo gli specialisti autorizzati possono dunque intervenire.

La Gandellini Beniamino è specializzata nella rimozione e smaltimento dell’amianto dagli Anni 90. L’azienda è iscritta all’albo nazionale dei Gestori Ambientali Classe 10A autorizzazione n° MI04485 per l’esercizio delle operazioni di raccolta e trasporto dei rifiuti pericolosi, per cui è in grado di garantire con mezzi propri il trasporto immediato in discarica autorizzata e soprattutto nel completo rispetto delle Normative vigenti.




BONIFICA


Accertata la presenza di amianto negli edifici sono possibili tre tipologie di intervento.

  • Incapsulamento Consiste nel trattamento dell'amianto con prodotti penetranti o ricoprenti che tendono ad inglobare le fibre di amianto, a ripristinare l'aderenza al supporto, a costituire una pellicola di protezione sulla superficie esposta. Questo intervento richiede un programma di controllo e manutenzione per verificare l'efficacia dell'incapsulamento che, col tempo, può alterarsi o essere danneggiato.
  • Confinamento Questa tipologia di intervento consiste nell'installazione di una barriera a tenuta che isoli l'amianto dal resto dell'ambiente. Il confinamento viene associato ad un trattamento incapsulante. Anche in questo caso l'intervento non è risolutivo: occorre sempre un programma di controllo e manutenzione, in quanto l'amianto rimane nel sito.
  • Rimozione e smaltimento È il procedimento più diffuso perché elimina definitivamente il problema amianto. L'operazione prevede la spruzzatura delle lastre con prodotti vinilici per evitare la dispersione di fibre di amianto nell'aria. Successivamente le lastre vengono imballate e sigillate seguendo le prescrizioni di legge per evitare qualsiasi dispersione di fibre di amianto nell’ambiente. L’unico metodo operativo in Italia per assicurare la non pericolosità dell’amianto e del cemento-amianto resta il conferimento in discarica controllata, impermeabilizzata e attrezzata sotto il costante controllo delle autorità pubbliche (Arpa, ATS, Comune, Provincia e Regione). La Gandellini Beniamino, è iscritta all’albo nazionale dei Gestori Ambientali ed è in grado di garantire con mezzi propri il trasporto immediato in discarica autorizzata e soprattutto nel completo rispetto delle Normative vigenti.